dienza preliminare di oggi, che lo vede imputato per la tragedia del Giglio, Francesco Schettino appare molto sicuro di sé e del suo operato. Al punto da dichiarare che solo il suo intervento, preciso e frutto di grande esperienza, ha evitato la morte di migliaia di persone.

“Dall’inizio – ha detto Schettino –  ho deposto 150 pagine di interrogatorio di garanzia con l’onesta’ intellettuale che mi contraddistingue. In quell’interrogatorio ci sono anni di esperienza che hanno determinato l’evacuazione di quattromila persone”.  Lo ha detto l’ex comandante Costa Concordia Francesco Schettino che per la prima volta ha deciso di fermarsi a parlare con i giornalisti. “Quindi – ha detto ancora – non basta la mano del buon Dio. O e’ un miracolo o e’ stata la scelta del comandante Schettino”

La sua difesa, poi, rilancia il tema dei ritardi nei soccorsi, con il chiaro intento di “scaricare” sui soccorritori le vittime del naufragio.

“”E’ necessario, dicono infatti gli avvocati di Schettino, ” accertare se ci sono
stati problemi strutturali della nave oppure operazioni di soccorso non avvenute in tempo”. Queste sono solo alcune delle richieste presentate dai legali di Francesco Schettino, avvocato Domenico Pepe, contenute nell’integrazione probatoria richiesta dagli stessi. Pepe ha sottolineato poi che “i momenti dell’incidente sono stati diversi: c’e’ stato l’urto, in seguito al quale non c’e’ stato nessun morto o ferito, poi la nave si e’ inchinata e ci sono state vittime e feriti”.