L’Imu resta Berlusconi minaccia: “Via la tassa o me ne vado”
E’ durata poco meno di una notte la felicità di chi ieri ha festeggiato la mai abbastanza prematura morte dell’Imu. Come nelle peggiori tradizioni questa mattina il nuovo governo ha fatto retromarcia (pardon, ha chiarito) che al momento l’Imu resta, e che per giugno è semplicemente prevista una proroga. Al neo ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini il compito di aprire i rubinetti per la doccia fredda agli italiani: «L’Imu non verrà tolta” ha detto il ministro”, ci sarà una proroga per la rata di giugno. Avremo quindi un problema di cassa per i comuni e ci sarà anche la questione di evitare l’aumento dell’Iva nell’estate 2013. Ci siamo appena insediati, ma la prossima settimana vareremo un provvedimento apposito. È comunque nostra intenzione evitare decreti legge omnibus”. L’obiettivo, a questo punto, è un suo alleggerimento per i meno abbienti. Gli italiani dovranno quindi imparare a convivere con quella che sicuramente è la tassa più odiata. Almeno per il momento. Berlusconi comunque non demorde e minaccia: «Senza la modifica dell’Imu non sosterremo il governo»
l'analisi
Sembrava troppo bello per essere vero, e così è stato. Ancora non è dato capire chi ha sbagliato, se il neo Presidente del Consiglio ad esprimersi nel suo discorso alla Camera o gli italiani a capire. Sta di fatto che l'Imu non sarà abrogata, resta più viva che mai. A giugno solo una proroga nella speranza di poter almeno ridurre la tassa più odiata dagli italiani. Il Pdl è già in subbuglio, per Enrico Letta sicuramente una falsa partenza. Gli italiani aspettano, e sperano. D'altronde, che fosse "tre volte Natale e festa tutto il giorno" erano in tanti a sperarlo ma in pochi a crederlo davvero
è propio na farsa alla napoletana.
Sembrava fosse la volta che…,la realta’ ha fatto emergere le vere intenzioni di questo governo che,a quanto sembra di capire,e’ intenzionato a fare cassa continuando a mettere le mani nelle esauste tasche degli italiani.La considerazione e’ che di questo passo,andatasene pure quest’ultima speranza,non sia stato il popolo “vessato” a Capire male ma semmai il solito perverso gioco di ignavi governanti intenzionato solo ad impoverire sempre piu’ il popolo,popolo ormai stanco ed amareggiato.Credo che a questo punto non resti altro se non porre la speranza in una nuova illuminazione che possa condurre ad acque tranquille e sicure.Come si diceva: ” Spes sed ultima spe” ,AD MAJORA !!!
tanto si sapeva o tolgono un nome e ne mettono un altro,ma i tagli a loro non se ne parla,,,,
Già. Oggi il Tg5 ha ricordato che quest’anno lavoreremo fino al 10 luglio per pagare le tasse. Una settimana in più rispetto all’anno scorso…
come inizio non e’male….tutti gli italiani hanno capito male…ma un dubbio mi era sorto …..nessuno dico nessuno del DPL ne tanto meno Silvio si era espresso!!!!
….LE AZIENDE Che VANNO A PRODURRE ALL ESTERO…………BISOGNA VIETARGLI DI VENDERE IN ITALIA…………LE MACCHINE …E TUTTI I LORO PRODOTTI SE LI VENDESSERO ….IN ROMANIA ….IN POLONIA…..IN TAILANDIA ……….CHI CHIUDE LE FABBRICHE IN ITALIA …
…NON .,,,,VENDE ….PIU’. IN. ITALIA. Devono farev QST LEGGE I MORIREMO TUTTI DI FAME ,,,,,,,,,,,,,,,,,,