Dietro molte tragedie Padri narcisisti e Uomini senza coraggio
Sono sempre più drammatici e inspiegabili gli omicidi-suicidi che quotidianamente devastano le nostra famiglie. Mentre i politici romani si cavano la pelle l’un l’altro, mentre la stampa e i mass-media rincorrono attori e attricette lngo le spiagge del mondo, sempre più donne vengono ogni anno uccise dal partner.
E’ sempre successo che dentro le famiglie accadessero i fatti più straordinari e, in contemporanea, i fatti più orribili, ma è la frequenza dei misfatti che mi pare superare ogni rpevisione.
Sono tornato mille volte su una riflessione a me cara (si fa per dire)
La famiglia o è un paradiso o è un inferno. Non esistono purgatori nell’intimità domestica. Questo accade soprattutto per noi italiani e cattolici.
La famiglia è da sempre colonna portante, centrale, storica, essenziale per una vicile convivenza. E’ l’alfa e l’omega di tutto: è nido, azienda, doposcuola, micro pronto soccorso, cultura, fede, rifugio, sana alimentazione, architettura perfetta di una società a misura d’uomo.
Un po’ come l’alveare. Ma con l’eclissi del grande amore, con la sopraggiunta fragilità religiosa, con l’arrivo strategico e pilotato dei consumi come elemento dominante, sono saltati tutti i circuiti.
Oggi la realtà quotidiana viene confusa non solo dai giovani ma ancor di più dagli adulti, con le telenovele e con le cliccate informatiche. Tra gioco e realtà, tra vita e morte, tra gioia e dolori non vi sono mediazioni e interstizi.
O c’è l’uno o c’è l’altro. L’intercapedine che una volta, in altre parole, veniva chiamata esperienza e saggezza è abolita; e i meccanismi di queste tragedie hanno il cerchio chiuso. Ti ammazzo, mi ammazzo…. E così sia.
Non paga nessuno, o melgio paghiamo noi, i sopravvissuti. L’egoismo la fa da padrone. Chi ammazzava, non tanti secoli fa, aveva il coraggio di pagare la pena. Ora, soprattutto i maschi, il coraggio lo consumano tutto alla giuda spregiudicata dell’ultima macchina all’altezza del narcisista mai cresciuto.
Dice Vera Slepoj nel suo libro Le nuove ferite degli uomini: “Sono incapaci di affrontare il rifiuto,. Pensano che soprattutto i rapporti sentimentali possano risolversi alla luce del capriccio e del romanticismo da strapazzo. Non sanno elaborare le frustrazioni. Manca una profonda eduzione ai sentimenti