E’ morto l’uomo che si era dato fuoco per salvare la sua casa
Non ce l’ha fatta Giuseppe Guarascio, l’uomo che la settimana scorsa si era dato fuoco per salvare la sua casa messa all’asta da una banca per un debito da diecimila euro. Guarascio era ricoverato da martedi’ scorso all’ospedale ”Cannizzaro” di Catania per le gravissime ustioni. E’ deceduto per un arresto cardiocircolatorio alle 6.30 di questa mattina Aveva riportato ustioni di primo e secondo grado su tutto il corpo. Rimangono ricoverati la moglie, Giorgia Fama’, e l’agente di Polizia, Antonio Terranova, che era intervenuto per soccorrere il muratore disoccupato. La sua casa era stata messa all’asta per un vecchio debito con una banca ragusana. Le sue condizioni erano apparse subito gravi ai sanitari dell’Ospedale di Vittoria, dove era stato ricoverato dopo essersi dato fuoco. Per questo era stato deciso il trasferimento nella divisione grandi ustionati dell’Ospedale ‘Cannizzaro’ di Catania dove i medici non avevano sciolto la
prognosi.
Nei giorni scorsi la Procura di Ragusa ha aperto un’ inchiesta, con indagati, sul procedimento che ha portato al pignoramento e alla vendita della casa. Il reato ipotizzato, dal procuratore capo Carmelo Petralia e dal sostituto Federica Messina, e’ di turbativa d’asta. Sono due i tronconi dell’inchiesta: uno riguarda l’aggiudicazione della casa all’asta, e l’altro la storia e l’evoluzione del rapporto debitorio bancario e dell’esecuzione immobiliare. In merito a quest’ultimofascicolo la guardia di finanza del comando provinciale di
Siracusa ha acquisito, atti su disposizione della magistratura.
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