E’ morto a 21 anni Daniele Carella aggredito a picconate a Milano Paura per 4 molotov davanti a un centro rifugiati
Ha lottato fino alla fine contro la morte, alla fine i medici hanno dovuto arrendersi e dichiarare la morte celebrare. Daniele Carella aveva 21 anni e sabato scorso era stato aggredito a colpi di piccone mentre consegnava i giornali con il padre. Ucciso dalla follia omicida di Mada Kabobo, il ghanese irregolare che ha ucciso un altro uomo e ferito tre persone e che dal giorno dell’aggressione si è chiuso in un totale mutismo. Le uniche cose che ha detto sono state “non dormo mai” e “ho fame”. Poi, più niente.
Davanti all’ospedale Niguarda si è radunata una piccola folla di parenti e amici di Daniele, che si sono stretti attorno ai familiari – il fratello gemello Christian, l’altro fratello, i genitori – e alla fidanzata piangendo in silenzio.
Intanto paura nel quartiere Greco di Milano, poco distante Niguarda, dove, davanti a un centro per rifugiati sono state fatte trovare 4 bottiglie incendiarie. Le bottiglie erano integre e non si segnalano danni.
Il centro in questione si occupa di assistenza a rifugiati politici, e gli investigatori stanno cercando eventuali collegamenti con la vicenda dell’omicida ghanese, che era un richiedente asilo.
Al momento non sono state trovate rivendicazioni. Nella notte, nella palazzina dove si trova la onlus è stato registrato un tentativo di intrusione. Gli investigatori stanno anche visionando le telecamere dell’impianto a circuito chiuso
Molti cercano d’approfittare della tragedia
i “Sciacalli” girano sempre intorno alle eventuali “Vittime”
Questo non va a favore della Giustizia che dovrà analizzare con Coscienza e Condannare
Ora il Caso è imputabile alle Leggi Permissive già preesistenti
Vanno bloccati gli Stranieri Che non sono “desiderabili” Nutrirli e non affamarli Riportandoli ai Confini delle proprie Terre