Becchi: “Armiamoci e partite” il ritorno dei cattivi maestri
“Se qualcuno tra qualche mese prende i fucili non lamentiamoci, abbiamo messo un altro banchiere all’economia”. Così parlò Paolo Becchi, docente universitario di Genova considerato vicino al Movimento 5 Stelle alla “Zanzara”, su Radio 24, a proposito della nomina di Fabrizio Saccomanni, direttore generale della Banca d’Italia al ministero dell’Economia.
Secondo il costituzionalista e ideologo del M5S la gente è esasperata e pronta ad esplodere. “Non so quanto ancora il Movimento possa frenare la violenza della gente”, ha detto ai conduttori”, “che è nella natura delle cose. Siamo governati ancora dalla Merkel con le banche e i banchieri come l’attuale ministro dell’Economia”, continua Becchi, “se qualcuno tra qualche mese prende i fucili non lamentiamoci, abbiamo messo un altro banchiere all’economia”. Poi la precisazione, “sto scherzando”. Salvo poi tornare sul pericolo di rivolta armata.
“Abbiamo un presidente rieletto che neanche in Venezuela, continua il professor Becchi. “Una situazione eccezionale. Se poi le commissioni di garanzia non vengono date al Movimento si può parlare di golpettino istituzionale. Non è follia pensare che uno possa prendere armi. Le rivoluzioni non sono sempre pranzi di gala. Quando la situazione diventa esplosiva nella storia abbiamo avuto esempi di questo genere”.
Già domenica, subito dopo la sparatoria di Preiti , Becchi aveva sostenuto che fosse proprio il neonato governo Letta a trarre il maggior beneficio e che ci fosse una regia dietro l’azione del disoccupato calabrese
l'analisi
In principio, lo ricorderete, fu Umberto Bossi a parlare di pistole e fucili, quando alluse ai 300 mila bergamaschi pronti ad armarsi per liberare la Padania. Le sparava grosse, il senadùr (come lo chiamava qualcuno alludendo al celodurismo della Lega) e a volte finì anche per pagarla cara, come quella volta che minacciò di raddrizzare la schiena ad un giudice disabile. Altre volte invece, un po' come per i fucili dei bergamaschi, la passò liscia. Quando, giusto per ricordarne un'altra grossa, disse che la vita dei nemici della padania non valeva il costo di una pallottola, 200 lire. Spacconate da bar, per chi lo conosce dette in buona fede e senza cattiveria, senza volontà di fare davvero del male a qualcuno e, forse, senza crederci fino in fondo persino lui. Un po' come quei pescatori che la domenica pescano una sardina e il venerdì raccontano di aver catturato un tonno. Erano però anche altri momenti, quelli delle spacconate leghiste. La gente non si ammazzava per la disperazione, e soprattutto non pensava di protestare contro il governo tentando di ammazzare carabinieri e donne incinta. Oggi, invece, è diverso. Da Torino a Susa, da Napoli a Padova c'è chi inneggia a criminali come Prieti, definendolo "vittima" e persino "eroe, martire". Oggi, ancora più di ieri, il pericolo di essere ascoltati da qualche demente è molto alto. Magari qualcuno che, come ha fatto dire Umberto Eco al suo Guglielmo da Baskerville, "Temi, Adso, i profeti e coloro disposti a morire per la verità, ché di solito fan morire moltissimi con loro, spesso prima di loro, talvolta al posto loro". Ecco perché, mai come in questo momento temo molto , chi proclama ai quattro venti "armiamoci e partite".
Ascoltavo la Trasmissione la Zanzara in macchina il soggetto in causa parlava
il Suo Linguaggio era veramente da “armiamoci e partite”
ma anche il giornalista Cruciani che cercava di fargli dire tra virgolette che cosa dovevano fare i Disperati
Aveva a sua volta e in maniera sottile un modo provocatorio all’incitamento
Conosco bene lo stile di Cruciani. E’ un provocatore e tende a portare l’ospite “oltre”. Non ti perdona, se abbassi la guardia ti infilza. Il problema di becchi e’ che quelle cose le pensa davvero…
Erano degni uno dell’altro
lo scopo era lo stesso “aizzare”
per poi dire io non l’ho detto
Senza preoccuparsi per il “messaggio” che viene inviato
Molti Poveri Sbandati si sentirebbero autorizzati
e a pensare che in Passato ascoltavo Cruciani Volentieri
Ora fa una Trasmissione pseudo politica
Che sembra presa come esempio
da Uomini e Donne inveisce litiga offendendo
togliendo la parola a chi vuol dire la propria
Spalleggiato da chi gli fa da spalla
trattato come un burattino