A 13 anni spara alla sorella di 3 Ancora una tragedia negli Usa
Ennesima tragedia dovuta alle grande diffusione di armi negli Stati Uniti che coinvolge dei bambini. Due fratellini stavano giocando a nascondino nella loro casa quando il maschietto, che ha 13 anni ha sparato alla sorellina, di sei, che ora versa in condizioni critiche in ospedale. E’ accaduto a Oakland Park, in Florida, e lo sceriffo locale dice che con ogni probabilità si è trattato di un incidente. I due ragazzini erano soli in casa, quando i vicini hanno sentito l’eco di uno sparo. Uno di loro, Justin Latourrette, ha raccontato alla CBS che la piccola è stata soccorsa da personale paramedico. “L’hanno portata fuori tenendola in braccio. Era possibile vedere che aveva una ferita al torace, sopra al cuore. Aveva gli occhi aperti, ed era sotto shock”.
Un altro vicino, a sua volta ha raccontato alla NBC che i due fratellini “stavano giocando a nascondino, e non so come, ma il ragazzino ha sparato a sua sorella”. “I genitori che hanno (in casa) armi cariche devono sapere che che è bene tenerle in un posto dove i bambini non possano raggiungerle”, ha commentato ancora Latourrette. Le indagini sono ancora in corso, e non è chiaro se la polizia arriverà a definire un’incriminazione. I detective stanno appunto cercando di definire esattamente come il ragazzino sia venuto in possesso della pistola. In quel momento, ha notato Dani Moschella, portavoce dello sceriffo locale, i due bambini erano soli in casa.
La vicenda riecheggia mentre ancora è forte l’impressione per un simile dramma avvenuto appena pochi giorni fa, in Kentucky, dove un bambino di 5 anni ha ucciso la sorellina di 2 anni con un fucile calibro 22 progettato specificatamente per bambini, che gli era stato regalato per il suo compleanno e con cui giocava abitualmente. E anche mentre a Houston, in Texas, è in corso la convention annuale della Nra, la potente lobby delle armi. Si tratta del primo appuntamento del genere dopo la strage nella scuola elementare di Newtown, in cui sono stati uccisi 20 bambini e sei adulti, e anche dopo il voto del Senato del 17 aprile che di fatto, per il momento, ha affossato la riforma sul ‘gun-control’, voluta invano da Barack Obama per limitare la diffusione di armi
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