Addestravano kamikaze sull’Etna arrestati sei terroristi
Chissà se stavano preparando attentati, magari proprio nel nostro Paese. Saranno le indagini, condotte dai carabinieri del Ros, a stabilirlo. Per il momento una cosa è certa: le sei persone arrestate in Puglia nel corso di una delle più importanti operazioni antiterrorismo degli ultimi mesi avevano un compito ben preciso: addestrare kamikaze.
Gli investigatori da mesi erano sulle loro tracce: a Bari, dove aveva sua la base operativa, questa cellula jihadista preparava gli aspiranti suicidi a compiere attentati nelle zone di guerra e in Occidente, fomentando in loro l’odio soprattutto nei confronti dell’America e dell’Italia. Organizzata come una vera e propria scuola di morte e terrore mostravano ai nuovi affiliati, reclutati in tutta Italia, filmati che illustravano tecniche di attacco suicide e supporti audio inneggianti alla Guerra Santa e al martirio.
La cellula terroristica islamica che aveva base ad Andria organizzava anche campi di addestramento sull’Etna, per preparare gli adepti ad azioni di terrorismo internazionale in zone di crisi. L’attivita’ del gruppo ruotava attorno al call center andriese gestito fino al 2010 dall’Imam tunisino della locale moschea, Hosni Hachemi Ben Hassen, arrestato oggi in Belgio e ritenuto capo della cellula. Nel call center si cercavano sul web video dimostrativi pubblicati nei forum jiadisti attraverso i quali gli aspiranti ‘martiri’ della guerra santa imparavano a confezionare ordigni esplosivi e a usare armi da fuoco e venivano reclutati nuovi volontari da avviare dai campi di battaglia in Afghanistan, Yemen, Iraq e Cecenia. Il gruppo sosteneva le proprie attivita’ attraverso una raccolta fondi fatta in rete e secondo canali tradizionali
l'analisi
Anche il nostro Paese era nel mirino dei terroristi. Guai quindi ad abbassare la guardia e a ritenere che il terrorismo sia un problema che non ci riguardi o che la morte di Bin Laden abbia risolto il problema. Al pari della malavita organizzata, il terrorismo internazionale quando perde un leader ha già subito chi può rimpiazzarlo.Bene inoltre ricordare che l’ Italia è da sempre considerato dai terroristi un Paese ove rifornirsi di documenti e che qualcuno ha persino definito “ospitale e comprensivo” anche per dei confini facilmente violabili in quanto poco presidiabili
Io Purtroppo ho un pensiero da anni
Che non si debba abbassare la guardia
Siamo un Popolo che accoglie molte volte senza “riserva”
L’Italia con la sua forma di “Stivale”
ma anche da “Amo” che ciondola nel Mediterraneo
è un Buona “Esca” un vero controsenso
se un Paese Islamico volesse (non sia mai)
Dichiararci ostilità siamo già “invasi”
Ci si rende conto che Accoglienza non deve diventare Invasione Incontrollata Lilli
Non si tratta di essere razzisti, si tratta di salvaguardarsi dalla violenza, dal pericolo sempre costante che proviene da molti extracomunitari. Il nostro paese non ha certo bisogno di delinquenza, già ne abbiamo fin troppa. Sono convinta che la globalizzazione non sia stata una manovra positiva per la nostra nazione.Via i kamicaze, via tutti coloro che vengono in Italia per mettere panico e confusione, ci basta quella che già c’è.