Milo Infante

blog personale

Il Giramondo

Settembre tempo di vacanze

Agosto è ormai finito  e per molti le vacanze sono terminate. Ma per chi deve fare ancora le valigie o per chi ha la possibilità di concedersi qualche weekend prima dell’autunno, ecco qualche idea. termesaturnia

Secondo la “Guida Blu” del Touring club italiano, il Tirreno è il mare più blu del 2013, la Sardegna la prima tra le regioni per località, spiagge più belle e attenzione alla qualità ambientale. Il posto migliore dove andare? Posada, in provincia di Nuoro sulla costa orientale sarda, è la regina dell’estate. Tre le sue spiagge, tutte dalla sabbia chiara e fine tanto da non aver nulla da invidiare ai Caraibi: la spiaggia di Orvili, di Su Tiriarzu e di San Giovanni. Tra un tuffo e l’altro, a Nuoro si può visitare la casa natale di Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura nel 1926,  (via Grazia Deledda 42 Nuoro, tel. 0784 258088; isresardegna.org) , da qualche anno completamente ristrutturata e organizzata come un vero e proprio museo, con documenti e cimeli che testimoniano l’attaccamento della scrittrice alla sua terra.

Tra le altre località balneari da primato anche: Santa Marina Salina – Messina, Pollica – Salerno, Castiglione della Pescaia – Grosseto, Villasimius – Cagliari, San Vito lo Capo -Trapani, Capalbio – Grosseto, Baunei – Ogliastra, Ostuni – Brindisi, Bosa – Oristano, Melendugno – Lecce, Vernazza – La Spezia, Otranto – Lecce, Maratea – Potenza, Nardò – Lecce.

Tuoro-sul-trasimenoDal mare ai laghi: il top è Tuoro sul Trasimeno, in provincia di Perugia. Polmone verde incastonato in una regione ricca di attrattive naturalistiche, storiche, architettoniche e gastronomiche. Qui visitate anche  “Campo del Sole”: un originale parco d’arte en plein air, insieme architettonico di alte colonne-scultura realizzate da artisti contemporanei di diversa nazionalità, generazione e stile (si trova a Punta Navaccia, in località Lido, dove si aspettano i traghetti per le tre isole del Lago Trasimeno; visite guidate su richiesta organizzate dalla Pro Loco, tel. 075 825220; prolocotuorosultrasimeno.it). Altre mete lacuali da bandiera blu sono Appiano sulla Strada del Vino (Bolzano) sul Lago di Monticolo, Fiè allo Sciliar (Bolzano) sul Lago di Fiè in Trentino Alto Adige (ma anche Massa Marittima – Grosseto, sul Lago dell’Accesa; Molveno – Trento,  sull’omonimo Lago in Trentino; e Bellagio – Como, sul lago di Como). Passando per Trento fate una tappa al Muse, il Museo della scienza progettato dall’archistar Renzo Piano aperto lo scorso luglio (muse.it). Uno spazio espositivo innovativo: i bambini e le famiglie possono interagire con ricercatori ed esperti per realizzare prove di un futuro diverso usando la stampante 3D del Fiablab, o toccando i fossili e gli elementi emozionali come la “Time machine” e la sfera interattiva realizzata dai ricercatori del Noaa (National Oceanic and

Atmospheric Administration) per seguire le immagini di una tempesta e le conseguenze dei cambiamenti climatici. lecce

Voglia di adrenalina?  In Piemonte manca il mare, è vero, ma anche nelle terre alte si possono praticare sport acquatici, affrontando i torrenti in kayak o in hydrospeed. Le rapide del Sesia sono uno scenario da rafting ideale, mentre in Valle Stura e nel Canavese, sulla Dora Baltea si può provare anche il canyoning, scendendo i corsi d’ acqua a piedi per esplorare gole e cascate altrimenti inaccessibili (sesiarafting.it, monrosarafting.it, riveraction.it).

Se cercate qualcosa di inconsueto, organizzate un “coast to coast” in Italia (non occorre per forza andare oltreoceano, lungo la mitica Route 66): da Gallipoli a Otranto, tagliando il Salento a metà. Solo 40 km in tutto (si possono percorre anche a piedi!). Partendo da Gallipoli, la prima tappa è appena a due minuti dal centro storico, a Baia Verde: il mare qui è uno spettacolo da cartolina. L’itinerario prosegue attraverso strade interne, delimitate da muri a secco e pietre bianche, uliveti e antiche masserie. Oppure si può scegliere la via litoranea. Fino a Santa Maria di Leuca, dove lo Ionio incontra l’Adriatico. Da vedere, poco distanti, Porto Badisco e Otranto con il castello aragonese e le belle spiagge. E poi, se si vuole, si può proseguire fino a Lecce, celebrata dal New York Times: lo scorso 8 agosto il giornale ha dedicato un lungo servizio alla città barocca, invitando i suoi lettori a trascorrervi almeno 36 ore per scoprirne il fascino.

Se siete alla ricerca di relax e benessere, dirigetevi in Toscana. Fino a qualche tempo fa ci si potevano bagnare solo i Papi, oggi sono aperte a tutti: le terme della Tuscia viterbese si concentrano nell’area che si estende a nord dei Monti Cimini sino alla catena dei Volsini. La zona che si estende a nord di Viterbo è ricca di sorgenti sulfuree di origine vulcanica. Alcune libere e perse tra i campi di mais, altre all’interno di strutture ricettive convenzionate con il Servizio sanitario nazionale. Le “Terme dei Papi” sono tra le più note di Viterbo. Aperte tutto l’anno e con una grande piscina scoperta, si trovano poco fuori la cinta muraria medievale. Il complesso termale, “Bagnaccio” è strutturato in “pozze naturali” d’acqua solfurea perse nella campagna (sono state recentemente ristrutturate). Più a nord, nell’entroterra grossetano, l’acqua delle terme di Saturnia sgorga da tremila anni ad una temperatura costante di 37 gradi. Famose per la suggestiva cascata offrono numerose possibilità di svago come il vicino campo da golf e ristoranti gourmet (termedisaturnia.it).