Ecco l’Italia che ci piace Quella dei giovani che non si arrendono
L’Italia che raccontiamo non è certo quella di cui andiamo più fieri. Nella pagine di cronaca lo storie spesso sono quelle che raccontato un Paese dove i furbi vincono sempre e la giustizia finisce con il premiare non chi ha subìto un torto ma chi l’ha commesso. Non parliamo mai dell’Italia che si alza all’alba e lavora ma di quella che timbra il cartellino e poi va a fare la spesa, parliamo poco dei diritti degli invalidi e tanto di quelli falsi, e così via.
Dei giovani, poi, conosciamo solo il lato peggiore, quello delle baby gang, delle stragi del sabato sera e ci ricordiamo di loro solo quando dobbiamo stilare statistiche sulla loro “prima volta” oppure su quando e quanto bevono e di come siano tutti omologati e privi di interessi.
Quello che non facciamo quasi mai è di raccontare non tanto l’albero che cadendo fa rumore, ma la foresta che in silenzio cresce, forte e rigogliosa, e che con le sue foglie dona nuova vita e speranza al nostro mondo.
Per questo, tra tante notizie brutte, oggi voglio segnalarvi una notizia che deve riempire tutti noi d’orgoglio perché racconta una storia che nasce brutta e diventa bella.
La storia di un furto che la scorsa Pasqua viene commesso nella scuola media “Polo 2” di Taurisano, in provincia di Lecce. Nella notte, come da copione, vengono portati via un paio di computer ma soprattutto i soldi per il fondo istruzione dei ragazzi. Soldi che servono per portarli in giro per l’Italia a scoprire quei luoghi che per qualcuno altrimenti rimarrebbero solo delle fotografie sui libri di testo. Diecimila euro, il bottino: tanti soldi, impossibile pensare di tassare nuovamente le famiglie, molte non sarebbero in grado di provvedere nuovamente alla quota. E allora ecco che i ragazzi, coordinati da un loro insegnate, Vittorio Ciurlia (che mi ha segnalato la notizia) si rimboccano le maniche e tutti insieme aiutano a dare vita ad una manifestazione che si terrà questa sera dalle 18 a Taurisano, in Piazza Mercato. L’ingresso è libero, andarci, se siete in zona, un obbligo. Il ricavato dell’evento aiuterà la scuola a recuperare quello che (al momento ignoti, ma ho sentito i carabinieri e mi hanno assicurato che stanno indagando! ) hanno portato via
Bello l’articolo, bella l’iniziativa! Ciao.
Milo le tue parole sabato scorso hanno commosso Piazza Mercato di Taurisano…sono state lette all’inizio e alla fine della manifestazione! Non dimenticherò mai questo tuo gesto meraviglioso! Un abbraccio da un docente sognatore fortemente convinto che si possa modificare questa difficile realtà (locale e nazionale) investendo nell’istruzione e nella cultura in generale e soprattutto unendo le forze!