A vent’anni in fin di vita Lui le spara 3 volte in una notte
Lui ha 24 anni e una pistola sempre pronta in tasca. Lei ne ha solo 20, ed è viva per miracolo, dopo che in una notte di lucida follia l’uomo che credeva di amare ha tentato di ucciderla per ben tre volte, sparandole senza pietà. La prima volta ieri sera a Statte, pochi chilometri di Taranto, al termine di una violenta discussione. Ha puntato l’arma e ha fatto fuoco perforandole un rene. Lei, malata di un amore malato, per quanto ferita ha preferito non chiedere aiuto ed è rimasta tutta la notte accanto a lui, forse nella speranza che la notte portasse via, oltre al dolore, anche quanto era accaduto. Ma lui, Cosimo De Biaso forte della sua pistola calibro 22, non era ancora soddisfatto. E questa mattina, non appena sveglio, ha sparato ancora una volta contro la sua fidanzata colpendola al petto. Raccogliendo le ultime forze ancora una volta lei ha però preferito non chiedere aiuto ai carabinieri ma ha telefonato a sua madre, supplicandola di portarla via da quel “nido d’amore” che divideva con il De Biaso da meno di un mese.
L’incubo però per la ragazza era ancora ben lungi dall’essere terminato. La madre riesce infatti a portarla fuori dall’appartamento, ma il De Biaso non demorde: le insegue e comincia a sparare a raffica contro la macchina, scaricando il caricatore della sua pistola. Un assalto che solo i carabinieri riescono a fermare arrestando il giovane e portando la ragazza in ospedale dove è ricoverata, gravissima, in prognosi riservata. I medici sperano di salvarla, ma una volta estratte le pallottole che l’hanno ferita occorrerà rimuovere anche il demone che l’ha devastata rendendola schiava e vittima e infine complice di uno spietato aguzzino.
Ma questa ragazza non è l’unica, ad essere malata d’amore malato. Ricordate il caso della ex miss che, massacrata di botte davanti al suo bambino e ridotta in fin di vita in ospedale, non appena recuperato un filo di forze si è precipitata ad assolvere il suo aguzzino perdonandolo, perché “in fondo lo so che lui mi ama”. Primo passo verso l’inferno del “in fondo me lo sono meritata”, una strada che non ha ritorno.
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